Il 1° gennaio 2024 segnerà una svolta significativa nel panorama della fatturazione elettronica in Italia. In questa data, il sistema di emissione delle fatture elettroniche sarà esteso a tutti i contribuenti in regime forfettario, compresi quelli che, fino ad ora, erano esenti da questa obbligazione. Questo importante cambiamento sarà introdotto con l’obiettivo di rendere più uniforme la disciplina fiscale e di eliminare un criterio ormai obsoleto basato sul volume d’affari.

Cosa cambierà dal 1° gennaio 2024?

A partire dal 1° gennaio 2024, tutti i soggetti che rientrano nel regime forfettario, compresi i contribuenti in regime di vantaggio e le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), saranno tenuti ad adottare il sistema di fatturazione elettronica. Ciò significa che non si terrà più conto del volume d’affari come criterio per l’obbligatorietà, poiché la fattura elettronica sarà richiesta per tutti questi soggetti indipendentemente dal loro fatturato annuale.

Questa importante modifica è stata confermata dall’Agenzia delle Entrate in data 13 luglio 2022, con la circolare n. 26/E, che ha implementato quanto previsto dall’articolo 18 del Decreto Legislativo 30 aprile 2022, n. 36. A partire dal 2024, il campo di applicazione della fattura elettronica si espanderà notevolmente.

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La Fatturazione Elettronica per i Forfettari: Quando è Diventata Obbligatoria? Con Effatta è gratis

Va sottolineato che dal 1° luglio 2022, la fattura elettronica è già diventata obbligatoria per i contribuenti in regime forfettario. Tuttavia, fino a quella data, esisteva un limite basato sul volume d’affari. In particolare, l’obbligo di emettere fatture elettroniche si applicava solo ai soggetti che nel 2021 avevano registrato ricavi o compensi superiori a 25.000 euro.

Ciò significa che coloro che avevano superato questa soglia dovevano adeguarsi alla nuova modalità di fatturazione a partire dal 1° luglio 2022, mentre per gli altri rimaneva facoltativo scegliere se adottare la fatturazione elettronica o mantenere il sistema di fatturazione tradizionale.

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Indipendentemente dall’obbligatorietà della fatturazione elettronica, ci sono notevoli vantaggi associati a questa modalità di emissione del documento fiscale:

  1. Maggiore Efficienza: Molti clienti e fornitori preferiscono ricevere le fatture in formato elettronico, semplificando il processo di gestione rispetto alle fatture cartacee con bolli e invii via email o consegna fisica.
  2. Facilità di Emissione: La fatturazione elettronica consente di salvare automaticamente i dati dei clienti, semplificando l’emissione delle fatture e riducendo gli errori.
  3. Risparmio di Costi: La transizione alla fatturazione elettronica elimina costi fissi legati alla carta, alla stampa, alla spedizione e alla conservazione dei documenti cartacei.
  4. Automatizzazione: L’uso di file XML consente una rapida contabilizzazione dei dati contenuti nelle fatture, riducendo i costi di gestione e gli errori umani.
  5. Efficienza nei Rapporti Commerciali: La fattura elettronica garantisce una data certa di emissione e consegna, migliorando l’efficienza nei rapporti tra clienti e fornitori.
  6. Vantaggi Fiscali: Per alcuni operatori IVA in regime di contabilità semplificata, l’obbligo di tenere i registri IVA viene meno. Inoltre, i termini di accertamento fiscale sono ridotti per coloro che emettono e ricevono solo fatture in modalità tracciata.

Dati Statistici

Secondo le dichiarazioni dei redditi del 2022, più di 1,7 milioni di soggetti aderiscono al regime forfettario in Italia. I settori principali in cui operano includono l’attività professionale, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, il settore sanitario e l’assistenza sociale, oltre ad altre attività di servizio.

Il reddito imponibile medio dei contribuenti in regime forfettario è di circa 15.601 euro, con una cifra più elevata di 21.853 euro nel settore delle attività immobiliari. In confronto, il regime fiscale di vantaggio ha un reddito medio imponibile di 14.433 euro. L’imposta sostitutiva media per i forfettari è di 1.874 euro, circa 2,6 volte superiore rispetto ai soggetti in regime fiscale di vantaggio, i quali pagano in media circa 725 euro.

Da notare che il regime forfettario è il più utilizzato tra i regimi agevolati, raggiungendo una percentuale del 96% su scala nazionale. Questi dati evidenziano l’importanza della transizione alla fatturazione elettronica per un ampio numero di contribuenti in Italia.